Perché non siamo più tornati sulla Luna?

Perché non siamo più tornati sulla Luna

Perché non siamo più tornati sulla Luna

Perché non siamo più tornati sulla Luna? Scopriamo motivi e teorie complottistiche sul ritorno dell’uomo sul satellite terreste

Perché non siamo più tornati sulla Luna? Domanda che molti si pongono anche in buona fede ma che è diventata un “tormentone” di molti sostenitori della teoria del “complotto”.

Il 20 luglio 1969, alle 20:17:40 UTC, Neil Armstrong mette, primo uomo nella storia, il suo piede sul suolo lunare. Dodici minuti dopo è la volta di Buzz Aldrin ed i due astronauti spesero circa due ore e mezza all’esterno della navicella raccogliendo materiale lunare poi trasportato sulla Terra. Michael Collins, terzo membro dell’equipaggio dell’Apollo 11, invece, non scese sul nostro satellite, restando nell’orbita lunare. Collins restò nel modulo di comando Columbia e la missione giunse a completamento, quattro giorni dopo, il 24 luglio, con l’ammaraggio la largo dell’Oceano Pacifico.

Con la missione Apollo 11, gli USA vollero dimostrare al Mondo intero, ed in particolare al nemico numero uno, la Russia, la loro potenza.

La missione Apollo costò al Governo degli Stati Uniti l’equivalente di 120 miliardi di dollari attuali. Va ricordato che nel 1966 il budget destinato dal Governo Federale alla NASA era superiore al 4,4% del totale, non proprio poco!

Le 6 missioni totali (da Apollo 11 ad Apollo 17) hanno consentito a dodici astronauti di mettere piede sulla Luna. Va ricordato che Apollo 13 non raggiunse il suolo lunare a causa di problemi tecniche, raccontante anche in una nota pellicola cinematografica.

Nel 1998 inizia la creazione della Stazione Spaziale Internazionale, nata dall’esperienza del programma “Space Shuttle” e uno dei suoi obiettivo è anche lo studio sul mantenimento in vita un equipaggio in missioni di lunga durata nello spazio. Ricordiamo che il costo della creazione della Stazione Spaziale si aggira sui 160 miliardi di dollari.

Sono passati oltre 50 anni dall’evento ed in molti si domandano perché non siamo più tornati sulla Luna? In effetti l’esplorazione umana dell’unico satellite naturale della Terra è stato messo in “stand by” ed una delle principali ragione è proprio di natura economica. Uno studio stima che un nuovo allunaggio potrebbe costare tra i100 ed i 130 miliardi di dollari.

Va inoltre contestualizzato lo scenario politico mondiale che portò al primo e, finora, unico allunaggio. Attualmente il mandato Trump aveva anche l’obiettivo di tornare sulla Luna e arrivare a Marte e anche l’era Biden ha continuato su questa linea.

 La missione Artemis II in programma a novembre 2024 è la premessa al ritorno dell’uomo sulla superficie lunare infatti nel 2025, secondo i piani della NASA, due astronauti verranno inviati sulla superficie lunare per circa sei giorni.

La Teoria del complotto lunare 

La teoria del complotto lunare o Moon Hoax è l’ipotesi secondo cui gli astronauti delle missioni Apollo non avrebbero mai posato il piede sul suolo lunare. Secondo i sostenitori di questa teoria la NASA avrebbe falsificato le prove con la collaborazione del Governo amercato. Le immagini sarebbero, dunque, state prodotte in uno studio televisivo. La Moon Hoax inizia a circolare nel 1976 attraverso il libro Non siamo mai andati sulla luna. Una truffa da 30 miliardi di dollari. scritto da Bill Kaysing, x ufficiale della marina statunitense, e Rendy Reid. Kaysing sostiene che la tecnologia degli anni sessanta non era sufficientemente avanzata per supportare una simile impresa e sarebbe stato incaricato il regista Stanley Kubrick di inscenare l’accadimento in un set cinematografico minacciandolo di rendere noto il coinvolgimento del “Raul” col partito comunista.  Vivian, la figlia del regista, ha definito la questione “una menzogna grottesca”.

I sostenitori del mancato dell’allunaggio portano alcune ipotetiche prove a sostegno della propria teoria, come la misteriosa lettera C visibile su una roccia lunare ed il reticolo inciso sul vetro della fotocamera. Inoltre, nel 1978 il film Capricorn One, diretto da Peter Hyams, contribuì fu ulteriore benzina sul fuoco della “cospirazione”

La Moon Hoax appartiene alle tante teorie cospirazioniste che ritengono che molti eventi, alcuni dei quali tragici (come l’11 settembre) siano creati da attori al soldo dei governi.

Va ricordato che il programma Apollo ha coinvolto più di 400.000 persone e pare difficile che siano tutte “complici” della bufala.

Le immagini fornite dalla sonda della NASA Lunar Reconnaissance Orbiter, a distanza di circa 40 anni dal primo allunaggio mostrano tutti e sei gli stati di discesa dell’Apollo che servirono agli astronauti come piattaforma di lancio per il loro ritorno sulla Terra.

La Teoria del complotto lunare: 8 motivi

I sostenitori della Moon Hoax avanzano questi dubbi:

  • Mancanza di cratere da impatto del modulo lunare
  • Le sorgenti di luce 
  • I riflessi sulla visiera del casco degli astronauti dell’Apollo 12
  • Il “passo” degli astronauti sembra simulato
  • La mancanza di stelle nelle foto fatte dal satellite
  • Le fasce di Van Allen avrebbero “ucciso” gli astronauti
  • La bandiera americana che “sventola”
  • La roccia con riportante la lettera “C”
  • Come hanno fatto le pellicole a resistere alle anomale temperature lunari

In quel periodo, Stati Uniti e Unione Sovietica avevano in atto un continuo gioco di potere e di supremazia, motivo per cui i fondi destinati alla “Space Race” (“Corsa allo Spazio”) erano più che “giustificati”; a questo concetto se ne aggiunge anche un altro: l’America, prima dell’Apollo 11, era stata letteralmente surclassata sul campo spaziale dalla Russia, che aveva portato l’astronauta Gagarin verso la storia, rendendolo, di fatto, il primo uomo a essere mai andato nello Spazio. Sotto questo panorama, gli Stati Uniti risposero organizzando quelle che furono le uniche passeggiate lunari dell’epoca, ossia le Missioni Apollo; finita la guerra ed esaurita la vena di questa “Corsa alla Luna”, l’America prese anche la decisione di tagliare in modo assai cospicuo i fondi per il settore spaziale.

Ecco, cari lettori, per quando possa apparirvi banale, in questo paragrafo è interamente contenuto il motivo che ha interrotto i viaggi verso la Luna: troppi soldi e pochi motivi per tornarci, oltre che rappresentare un grosso rischio per l’equipaggio.

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Ok, quindi per 50 anni non siamo tornati sulla Luna. E ora?

Beh, l’evoluzione della nostra tecnologia cammina di pari passo con i bisogni dell’essere umano; se avete notato/se siete frequentatori dei social delle agenzie spaziali, questa corsa alla Luna sta tornando nuovamente “di moda”. Dato che il nuovo soggetto preferito delle future esplorazioni spaziali sembra essere il pianeta Marte, la Luna si trova in una posizione ideale per poter ricoprire il ruolo di “Stazione di rifornimento” per i viaggi spaziali più lunghi. Questo fornisce la scusa per poter disporre nuovamente dei fondi necessari per tornare sul nostro Satellite.

Se vi interessano le altre risposte per i complottisti, leggete questo articolo.